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NOME

locale − Descrive un file di definizione della localizzazione

DESCRIZIONE

Il file di definizione della localizzazione contiene tutte le informazioni necessarie perchè il comando localedef(1) possa convertirlo in un database binario di localizzazione.

Il file di definizione è formato da sezioni, ciascuna delle quali descrive in dettaglio una categoria di localizzazione.

Sintassi
Il file di definizione della localizzazione inizia con un’intestazione che può essere formata da queste parole chiave:
<escape_char>

è seguita da un carattere che viene usato come carattere di protezione nel resto del file, per indicare quei caratteri da interpretare in modo speciale. Il carattere predefinito è la barra inversa (\).

<comment_char>

è seguita da un carattere che viene usato per indicare i commenti nel resto del file; il carattere predefinito è il cancelletto (#).

La definizione della localizzazione è suddivisa in una parte per ogni categoria di localizzazione. Ogni parte può essere copiata da un’altra localizzazione esistente o può essere definita ex novo. Se la categoria dovesse essere copiata, l’unica parola chiave valida nella definizione sarebbe copy seguita dal nome della localizzazione da copiare.

Sezioni di categoria della localizzazione
Le seguenti sezioni di categoria sono definite da POSIX:

*

LC_CTYPE

*

LC_COLLATE

*

LC_MESSAGES

*

LC_MONETARY

*

LC_NUMERIC

*

LC_TIME

In aggiunta, dalla versione 2.2, la libreria GNU C supporta le seguenti categorie non standard:

*

LC_ADDRESS

*

LC_IDENTIFICATION

*

LC_MEASUREMENT

*

LC_NAME

*

LC_PAPER

*

LC_TELEPHONE

LC_ADDRESS
La definizione per la categoria LC_ADDRESS inizia con la stringa LC_ADDRESS nella prima colonna.

Sono ammesse le seguenti parole chiave:
postal_fmt

seguita da una stringa contenente i descrittori di campo che definiscono il formato usato per gli indirizzi postali nella localizzazione. Sono riconosciuti i seguenti descrittori di campo:

%a

c/o (presso) una persona o un’organizzazione.

%f

Nome della ditta.

%d

Nome dell’ufficio.

%b

Nome dell’edificio.

%s

Nome della via o dell’isolato (p.es. Japanese).

%h

Numero civico o denominazione.

%N

Inserisce un fine-riga se il valore del descrittore precedente non è una stringa vuota; altrimenti lo ignora.

%t

Inserisce uno spazio se il valore del descrittore precedente non è una stringa vuota; altrimenti lo ignora.

%r

Numero di stanza, denominazione della stanza.

%e

Numero del piano.

%C

Designazione del Paese, dalla parola chiave <country_post>.

%z

Numero di codice postale.

%T

Città.

%S

Stato, provincia o prefettura.

%c

Paese, preso dal record di dati.

Ogni descrittore di campo può avere una 'R' dopo '%' per specificare che l’informazione è presa da una striinga della versione romanizzata dell’entità.

country_name

seguita dal nome del paese nella lingua del documento corrente (p.es., "Deutschland per la localizzazione de_DE).

country_post

seguita dall’abbreviazione del paese (si veda CERT_MAILCODES).

country_ab2

seguita dall’abbreviazione in due lettere del paese (ISO 3166).

country_ab3

seguita dall’abbreviazione in tre lettere del paese (ISO 3166).

country_num

seguita dal codice numerico del paese (ISO 3166).

country_car

seguito dalla sigla automobilistica internazionale del paese.

country_isbn

seguito dal codice ISBN (per i libri).

lang_name

seguito dal nome della lingua nella lingua del documento corrente.

lang_ab

seguita dall’abbreviazione in due lettere della lingua (ISO 639).

lang_term

seguita dall’abbreviazione in tre lettere della lingua (ISO 639-2/T).

lang_lib

seguita dall’abbreviazione in tre lettere della lingua per uso bibliografico (ISO 639-2/B). In generale le applicazioni dovrebbero preferire lang_term a lang_lib.

La definizione LC_ADDRESS termina con la stringa END LC_ADDRESS.

LC_CTYPE
La definizione inizia con la stringa LC_CTYPE nella prima colonna.

Sono ammesse le seguenti parole chiave:

upper

seguita da un elenco di lettere maiuscole. Le lettere da A a Z sono incluse automaticamente. Inoltre non sono permessi caratteri specificati come cntrl, digit, punct o space.

lower

seguita da un elenco di lettere minuscole. Le lettere da a a z sono incluse automaticamente. Inoltre non sono permessi caratteri specificati come cntrl, digit, punct o space.

alpha

seguita da un elenco di lettere. Tutti i caratteri specificati come upper o lower sono inclusi automaticamente. Inoltre non sono permessi caratteri cntrl, digit, punct o space.

digit

seguita dai caratteri classificati come cifre. Sono ammesse solo le cifre da 0 a 9. Esse sono incluse in modo predefinito in questa classe.

space

seguita da un elenco di caratteri definiti come spazi vuoti. Non sono ammessi caratteri specificati anche come upper, lower, alpha, digit, graph o xdigit. I caratteri <space>, <form-feed>, <newline>, <carriage-return>, <tab> e <vertical-tab> sono automaticamente inclusi.

cntrl

seguita da un elenco di caratteri di controllo. Non sono ammessi caratteri specificati anche come upper, lower, alpha, digit, punct, graph, print o xdigit.

punct

seguito da un elenco di caratteri di punteggiatura. Non sono ammessi caratteri specificati anche come upper, lower, alpha, digit, cntrl, xdigit o lo <spazio>.

graph

seguita da un elenco di caratteri stampabili, escluso il carattere <spazio>. I caratteri specificati come upper, lower, alpha, digit, xdigit e punct sono automaticamente inclusi. Non sono ammessi caratteri specificati come cntrl.

print

seguita da un elenco di caratteri stampabili, incluso il carattere <spazio>. I caratteri definiti come upper, lower, alpha, digit, xdigit, punct e lo <spazio> sono automaticamente inclusi. Non sono ammessi caratteri specificati anche come cntrl.

xdigit

seguita da un elenco di caratteri classificati come cifre esadecimali. Devono essere incluse le cifre decimali seguite da uno o più insiemi di sei caratteri in ordine crescente. Sono inclusi in modo predefinito gli intervalli: da 0 a 9, da a a f, da A a F.

blank

seguita da un elenco di caratteri definiti come blank. I caratteri <spazio> e <tab> sono automaticamente inclusi.

toupper

seguita da un elenco di mappature da minuscole a maiuscole. Ogni mappature è formata da una coppia di minuscole e maiuscole separate da una , e racchiuse fra parentesi tonde. I componenti dell’elenco sono separati con punti e virgola.

tolower

seguita da un elenco di mappature da maiuscole a minuscole. Se la parola chiave tolower non è presente, viene usato l’inverso dell’elenco di toupper.

La definizione di LC_CTYPE termina con la stringa END LC_CTYPE.

LC_COLLATE
La categoria LC_COLLATE definisce le regole per la collazione dei caratteri. Non tutte le opzioni di POSIX sono implementate a causa di limitazioni di libc.

La definizione inizia con la stringa LC_COLLATE nella prima colonna.

Sono ammesse le seguenti parole chiave:
collating-element

seguita dalla definizione di un simbolo di elemento di collazione che rappresenta un elemento di collazione multicarattere.

collating-symbol

seguita dalla definizione di simbolo di collazione che può essere usato nelle istruzioni di ordinamento della collazione.

La definizione dell’ordinamento inizia con la riga:
order_start

seguita da un elenco di parole chiave scelte fra forward, backward, o position. La definizione dell’ordinamento è formata da righe che descrivono l’ordinamento e termina con la parola chiave order_end.

La definizione di LC_COLLATE termina con la stringa END LC_COLLATE.

LC_IDENTIFICATION
Questa categoria contiene meta-informazioni sulla definizione della localizzazione.

La definizione inizia con la stringa LC_IDENTIFICATION nella prima colonna.

Sono ammesse le seguenti parole chiave:

title

seguita dal titolo del documento della localizzazione (p.es. "Maori language locale for New Zealand").

source

seguita dal nome dell’organizzazione che mantiene il documento.

address

seguita dall’indirizzo dell’organizzazione che mantiene il documento.

contact

seguita dal nome della persona da contattare all’organizzazione che mantiene il documento.

email

seguita dall’indirizzo di posta elettronica della persona o dell’organizzazione che mantiene il documento.

tel

seguita dal numero di telefono (in formato internazionale) dell’organizzazione che mantiene il documento.

fax

seguita dal numero di FAX (in formato internazionale) dell’organizzazione che mantiene il documento.

language

seguita dal nome della lingua alla quale si applica il documento.

territory

seguita dal nome della nazione/area geografica alla quale si applica il documento.

audience

seguita da una descrizione del pubblico a cui il documento è destinato.

application

seguita da una descrizione di applicazioni particolari a cui è rivolto il documento.

abbreviation

seguita dal nome breve del documento.

revision

seguita dal numero di revisione del documento.

date

seguita dalla data di revisione del documento.

Inoltre, per ciascuna categoria definita nel documento, dovrebbe esserci una riga che inizia con la parola chiave category, seguita da:

*

una stringa che identifica questa definizione per la categoria di localizzazione,

*

un punto e virgola, e

*

uno degli identificatori LC_*.

La definizione LC_IDENTIFICATION termina con la striinga END LC_IDENTIFICATION.

LC_MESSAGES
La definizione inizia con la stringa LC_MESSAGES nella prima colonna.

Sono ammesse le seguenti parole chiave:
yesexpr

seguita da un’espressione regolare che descrive possibili risposte affermative (yes).

noexpr

seguita da un’espressione regolare che descrive possibili risposte negative (no).

yesstr

seguita dalla stringa di output corrispondente a "yes".

nostr

seguita dalla stringa di output corrispoondente a "no".

La definizione LC_MESSAGES termina con la stringa END LC_MESSAGES.

LC_MEASUREMENT
La definizione inizia con la stringa LC_MEASUREMENT nella prima colonna.

Sono ammesse le seguenti parole chiave:
measurement

seguta da un numero che identifica lo standard usato per le misure. Sono riconosciuti i seguenti valori:

1

Metrico.

2

Sistema consuetudinario statunitense.

La definizione LC_MEASUREMENT termina con la stringa END LC_MEASUREMENT.

LC_MONETARY
La definizione inizia con la stringa LC_MONETARY nella prima colonna.

Sono ammesse le seguenti parole chiave:
int_curr_symbol

seguita dal simbolo monetario internazionale. Deve essere una stringa di quattro caratteri contenente il simbolo monetario internazionale come definito dallo standard ISO 4217 (tre caratteri) seguito da un separatore.

currency_symbol

seguita dal simbolo monetario locale.

mon_decimal_point

seguita dalla stringa che verrà usata come separatore decimale nella formattazione di valori monetari.

mon_thousands_sep

seguita dalla stringa che verrà usata come separatore di gruppo nella formattazione di valori monetari.

mon_grouping

seguita da una sequenza di numeri interi separati da punti e virgola che descrivono la formattazione dei valori monetari. Vedi più avanti grouping per i dettagli.

positive_sign

seguita da una stringa che verrà usata per indicare un segno positivo per valori monetari.

negative_sign

seguita da una stringa che verrà usata per indicare un segno negativo per valori monetari.

int_frac_digits

seguita dal numero di cifre decimali da usare formattando con int_curr_symbol.

frac_digits

seguita dal numero di cifre decimali da usare formattando con currency_symbol.

p_cs_precedes

seguita da un intero che indica la posizione di currency_symbol per un valore monetario formattato non negativo:

0

il simbolo segue il valore.

1

il simbolo precede il valore.

n_cs_precedes

seguita da un intero che indica la posizione di currency_symbol per un valore monetario formattato negativo. Sono riconosciuti gli stessi valori di p_cs_precedes.

int_p_cs_precedes

seguita da un intero che indica la posizione di int_currency_symbol per un valore monetario non negativo con formato internazionale. Sono riconosciuti gli stessi valori di p_cs_precedes.

int_n_cs_precedes

seguita da un intero che indica la posizione di int_currency_symbol per un valore monetario negativo con formato internazionale. Sono riconosciuti gli stessi valori di p_cs_precedes.

p_sep_by_space

seguito da un intero che indica il modo in cui sono separati currency_symbol, la stringa del segno, e il valore per un valore monetario formattato non negativo. Sono riconosciuti i seguenti valori:

0

Nessuno spazio separa il simbolo monetario dal valore.

1

Se il simbolo monetario e la stringa del segno sono adiacenti, uno spazio li separa dal valore; altrimenti uno spazio separa il simbolo monetario dal valore.

2

Se il simbolo monetario e la stringa del segno sono adiacenti,, uno spazio li separa dal valore; altrimenti uno spazio separa la stringa del segno dal valore.

n_sep_by_space

seguita da un intero che indica il modo in cui sono separati currency_symbol, la stringa del segno, e il valore per un valore monetario formattato negativo. Sono riconosciuti gli stessi valori di p_sep_by_space.

int_p_sep_by_space

seguita da un intero che indica il modo in cui sono separati int_currency_symbol, la stringa del segno, e il valore per un valore monetario non negativo in formato internazionale. Sono riconosciuti gli stessi valori di p_sep_by_space.

int_n_sep_by_space

seguita da un intero che indica il modo in cui sono separati int_currency_symbol, la stringa del segno, e il valore per un valore monetario negativo in formato internazionale. Sono riconosciuti gli stessi valori di p_sep_by_space.

p_sign_posn

seguita da un intero che indica dove dovrebbero essere collocati i positive_sign per un valore monetario non negativo:

0

Le parentesi racchiudono la quantità e il currency_symbol o l’int_curr_symbol.

1

La stringa di segno precede la quantità e il currency_symbol o l’int_curr_symbol.

2

La stringa di segno segue la quantità e il currency_symbol o l’int_curr_symbol.

3

La stringa di segno precede il currency_symbol o l’int_curr_symbol.

4

La stringa di segno segue il currency_symbol o l’int_curr_symbol.

n_sign_posn

seguita da un intero che indica dove dovrebbe essere collocato il negative_sign per un valore monetario negativo. Sono riconosciuti gli stessi valori di p_sign_posn.

int_p_sign_posn

seguita da un intero che indica dove dovrebbe essere collocato il negative_sign per un valore monetario non negativo in formato internazionale. Sono riconosciuti gli stessi valori di p_sign_posn.

int_n_sign_posn

seguita da un intero che indica dove dovrebbe essere collocato il negative_sign per un valore monetario negativo in formato internazionale. Sono riconosciuti gli stessi valori di p_sign_posn.

La definizione di LC_MONETARY termina con la stringa END LC_MONETARY.

LC_NAME
La definizione inizia con la stringa LC_NAME nella prima colonna.

Sono ammesse diverse parole chiave, ma solo name_fmt è obbligatoria. Altre parole chiave sono necessarie solo se ci sono convenzioni consolidate per usare la formula di apertura corrispondente nella localizzazione corrente. Le parole chiave ammesse sono le seguenti:
name_fmt

seguita da una stringa contenente i descrittori di campo che definiscono il formato usato per i nome nella localizzazione. Sono riconosciuti i seguenti descrittori di campo:

%f

Cognome/i.

%F

Cognomi in maiuscolo.

%g

Nome di battesimo.

%G

Iniziale del nome di battesimo.

%l

Nome di battesimo con lettere latine.

%o

Diminutivo del nome.

%m

Secondo nome.

%M

Iniziali del secondo nome.

%p

Professione.

%s

Titolo nelle formule di apertura, per esempio "Dottor".

%S

Abbreviazione del titolo, per es. "Sig." o "Dott.".

%d

Formule di apertura, secondo le convenzioni FDCC.

%t

Se il descrittore di campo precedente è una stringa vuota, la stringa vuota, altrimenti un carattere di spazio.

name_gen

seguito dal titolo generale valido per entrambi i sessi.

name_mr

seguito dal titolo per gli uomini.

name_mrs

seguito dal titolo per le donne sposate.

name_miss

seguito dal titolo per le donne nubili.

name_ms

seguito dal titolo valido per tutte le donne.

La definizione LC_NAME termina con la stringa END LC_NAME.

LC_NUMERIC
La definizione inizia con la stringa LC_NUMERIC nella prima colonna.

Sono ammesse le seguenti parole chiave:
decimal_point

seguita dalla stringa che verrà usata come separatore decimale nella formattazione di valori numerici.

thousands_sep

seguita dalla stringa che verrà usata come separatore di gruppo nella formattazione di valori numerici.

grouping

seguita da una sequenza di numeri interi separati da punti e virgola che descrivono la formattazione dei valori numerici.

Ogni numero specifica il numero di cifre in un gruppo. Il primo numero definisce la grandezza del gruppo immediatamente a sinistra del delimitatore decimale. I numeri successivi definiscono i gruppi a sinistra del gruppo precedente. Se l’ultimo numero intero non è −1, la grandezza del gruppo precedente (se c’è) è usata reiteratamente per i restanti gruppi di cifre. Se l’ultimo numero intero è −1, non viene effettuato nessun raggruppamento ulteriore.

La definizione di LC_NUMERIC termina con la stringa END LC_NUMERIC.

LC_PAPER
La definizione inizia con la stringa LC_PAPER nella prima colonna.

Sono ammesse le seguenti parole chiave:

height

seguita dall’altezza, in millimetri, del formato standard di carta.

width

seguita dalla larghezza, in millimetri, del formato standard di carta.

La definizione LC_PAPER termina con la stringa END LC_PAPER.

LC_TELEPHONE
La definizione inizia con la stringa LC_TELEPHONE nella prima colonna.

Sono ammesse le seguenti parole chiava:
tel_int_fmt

seguita da una stringa che contiene i descrittori di campo che identificano il formato usato per comporre i numeri telefonici internazionali. Sono riconosciuti i seguenti descrittori di campo:

%a

Codice di area senza il prefisso nazionale (il prefisso è spesso "0").

%A

Codice di area incluso il prefisso nazionale.

%l

Numero locale (all’interno del codice di area).

%e

Estensione (al numero locale).

%c

Codice del paese.

%C

Eventuale codice "carrier service" usato per chiamare all’estero.

%t

Se il descrittore di campo precedente è una striinga vuota, la stringa vuota, altrimenti uno spazio.

tel_dom_fmt

seguita da una stringa che contiene i descrittori di campo che identificano il formato usato per comporre i numeri telefonici per uso domestico. I descrittori di campo riconosciuti sono gli stessi di tel_int_fmt.

int_select

seguita dal prefisso usato per chiamare i numeri telefonici internazionali.

int_prefix

seguita dal prefisso usato dagli altri paesi per chiamare questo paese.

La definizione LC_TELEPHONE termina con la stringa END LC_TELEPHONE.

LC_TIME
La definizione inizia con la stringa LC_TIME nella prima colonna.

Sono ammesse le seguenti parole chiave:

abday

seguita da un elenco di abbreviazione dei giorni della settimana. L’elenco inizia con il primo giorno della settimana come specificato da week (il giorno predefinito è la domenica). Vedi NOTE.

day

seguita da un elenco dei giorni della settimana. L’elenco inizia con il primo giorno della settimana come specificato da week (il giorno predefinito è la domenica). Vedi NOTE.

abmon

seguita da un elenco di abbreviazione dei mesi.

mon

seguita da un elenco dei mesi.

am_pm

seguita dalla rappresentazione appropriata delle stringhe am e pm. Questa dovrebbe essere lasciata vuota per le localizzazioni che non usano la convenzione AM/PM.

d_t_fmt

seguita dal formato appropriato per la data e per l’ora.

d_fmt

seguita dal formato appropriato per la data.

t_fmt

seguita dal formato appropriato per l’ora.

t_fmt_ampm

seguita dal formato appropriato per l’ora col sistema a 12 ore. Questa dovrebbe essere lasciata vuota per le localizzazioni che non usano la convenzione AM/PM.

week

seguita da un elenco di tre valori: il numero di giorni in una settimana (il numero predefinito è 7), la data di inizio della settimana (il giorno predefinito è la domenica) e la lunghezza minima della prima settimana dell’anno (il valore predefinito è 4). Per quanto riguarda l’inizio della settimana, 19971130 dovrebbe essere usato per la domenica e 19971201 dovrebbe essere usato per il lunedì. Vedi NOTE.

first_weekday (a partire da glibc 2.2)

seguita dal numero del primo giorno preso dall’elenco day da mostrare nel calendario. Il valore predefinito 1 può corrispondere a domenica o lunedì in base al valore della seconda voce nell’elenco week. Vedi NOTE.

first_workday (a partire da glibc 2.2)

seguita dal numero del primo giorno lavorativo preso dall’elenco day. Il valore predefinito è 2. Vedi NOTE

cal_direction

seguita da un valore che indica la direzione per la lettura delle date del calendario, come appresso:

1

da sinistra verso destra partendo dall’alto

2

dall’alto verso il basso partenda da sinistra

3

da destra verso sinistra partenda dall’alto

date_fmt

seguita dalla rappresentazione della data appropriata per date(1).

La definizione di LC_TIME termina con la stringa END LC_TIME.

FILE

/usr/lib/locale/locale-archive

La posizione usualmente predefinita per l’archivio della localizzazione.

/usr/share/i18n/locales

Il percorso usualmente predefinito per i file di definizione della localizzazione.

CONFORME A

POSIX.2, ISO/IEC TR 14652.

NOTE

Il sapere collettivo della comunità della GNU C library, riguardo a abday, day, week, first_weekday e first_workday, nella pagina del sito https://sourceware.org/glibc/wiki/Locales dice che:

*

Il valore del secondo argomento della lista week specifica la base di partenza delle liste abday e day.

*

first_weekday specifica la posizione ordinale del primo giorno della settimana nelle liste abday e day.

*

Per ragioni di compatibilità, tutte le localizzazioni di glibc dovrebbero impostare il valore del secondo argomento della lista week a 19971130 (domenica) e la base delle liste abday e day di conseguenza, e impostare first_weekday a 1 o 2, a seconda che, per la localizzazione, la settimana inizi realmente con la domenica o con il lunedì.

BUG

Questa pagina di manuale non è completa.

VEDERE ANCHE

locale(1), localedef(1), localeconv(3), newlocale(3), setlocale(3), uselocale(3), charmap(5), charsets(7), locale(7), unicode(7), utf-8(7)

COLOPHON

Questa pagina fa parte del rilascio 3.73 del progetto Linux man-pages. Una descrizione del progetto, le istruzioni per la segnalazione degli errori, e l’ultima versione di questa pagina si trova su http://www.kernel.org/doc/man−pages/.

La versione italiana fa parte del pacchetto man-pages-it v. 3.73, a cura di: ILDP "Italian Linux Documentation Project" http://www.pluto.it/ildp
Per la traduzione in italiano si può fare riferimento a http://www.pluto.it/ildp/collaborare/
Segnalare eventuali errori di traduzione a ildp [AT] pluto.it