Manpages

NOME

grep, egrep, fgrep − stampa le righe che corrispondono ad un modello

SINTASSI

grep [ [[AB] ]num ] [ [CEFGVBchilnsvwx] ] [ −e ] modello | −ffile ] [ file... ]

DESCRIZIONE

Grep ricerca nei file d’ingresso indicati (o nello standard input se non è specificato alcun file, o è dato il nome di file ) le righe che contengono una corrispondenza ("match") al modello ("pattern") specificato. Di default, grep mostra solo le righe in cui è trovata la corrispondenza.

Ci sono tre varianti principali di grep, controllate dalle seguenti opzioni.

−G

Interpreta modello come una espressione regolare base (si veda sotto). Questo è il comportamento di default.

−E

Interpreta modello come una espressione regolare estesa (si veda sotto).

−F

Interpreta modello come un elenco di stringhe prefissate, separate da newline, di ognuna delle quali deve essere cercata un’istanza.

Inoltre, sono disponibili i due programmi alternativi egrep e fgrep. Egrep è simile (ma non identico) a grep −E, ed è compatibile con lo storico comando Unix egrep. Fgrep è identico a grep −F.

Tutte le varianti di grep capiscono le seguenti opzioni:

num

Le corrispondenze saranno stampate con le num righe precedenti e successive. Comunque, grep non stamperà mai una riga più di una volta.

−A num

Stampa anche le num righe successive alle righe in cui sono trovate le corrispondenze.

−B num

Stampa anche le num righe precedenti alle righe in cui sono trovate le corrispondenze.

−C

Equivalente a −2.

−V

Stampa il numero di versione di grep nello standard error. Questo numero di versione dovrebbe essere incluso in tutti i rapporti sui bachi (si veda sotto).

−b

Stampa lo spiazzamento in byte all’interno del file d’ingresso prima di ognuna delle righe dell’output.

−c

Sopprime l’output normale; stampa invece, per ognuno dei file d’ingresso, il numero di righe in cui è trovata la corrispondenza. Con l’opzione −v (si veda sotto), conta le righe che non corrispondono.

−e modello

Usa modello come modello; utile per proteggere i modelli che iniziano con .

−f file

Ottiene il modello da file.

−h

Sopprime la stampa dei nomi dei file in output quando la ricerca è fatta su più file.

−i

Ignora le differenze tra i caratteri maiuscoli e minuscoli sia in modello che nei file d’ingresso.

−L

Sopprime il normale output; stampa invece il nome di ognuno dei file d’ingresso dai quali normalmente non sarebbe stato stampato niente.

−l

Sopprime il normale output; stampa invece il nome di ognuno dei file d’ingresso dai quali normalmente sarebbe stato stampato qualcosa.

−n

Prefissa ogni riga dell’output con il numero di riga all’interno del suo file d’ingresso.

−q

Quiet; sopprime l’output normale.

−s

Sopprime i messaggi d’errore sui file non esistenti o non leggibili.

−v

Inverte il senso della corrispondenza, per selezionare le righe che non corrispondono.

−w

Seleziona solo quelle righe contenenti corrispondenze che formano parole intere. Il test è siffatto: la sottostringa corrispondente deve o essere all’inizio di una riga, o preceduta da un carattere che non costituisce una parola. Similmente, deve essere o alla fine di una riga o seguita da un carattere che non costituisce una parola. I caratteri che costituiscono parole sono le lettere, i numeri e l’underscore (’_’).

−x

Seleziona solo le corrispondenze in cui la corrispondenza è tutta la riga.

ESPRESSIONI REGOLARI

Una espressione regolare ("regular expression") è un modello che descrive un insieme di stringhe. Le espressioni regolari sono costruite in modo analogo alle espressioni aritmetiche, usando diversi operatori per combinare espressioni più piccole.

Grep comprende due diverse versioni di sintassi delle espressioni regolari: «base» e «estesa». In GNU grep, non c’è alcuna differenza nelle funzionalità disponibili usando una o l’altra sintassi. In altre implementazioni, le espressioni regolari base sono meno potenti. La seguente descrizione si applica alle espressioni regolari estese; le differenze per le espressioni regolari base sono riassunte più avanti.

I blocchi costituenti fondamentali sono le espressioni regolari che corrispondono ad un singolo carattere. La maggior parte dei caratteri, comprese tutte le lettere e i numeri, sono espressioni regolari che corrispondono a loro stessi. Qualsiasi metacarattere con un significato speciale può essere protetto prefissandolo con un backslash (’\’).

Una lista di caratteri racchiusi tra [ e ] permette la corrispondenza di qualsiasi singolo carattere in quella lista; se il primo carattere della lista è il caret ^ allora permette la corrispondenza con qualsiasi carattere che non è nella lista. Per esempio, l’espressione regolare [0123456789] corrisponde ad una cifra singola qualsiasi. Un intervallo di caratteri ASCII può essere specificato dando il primo e l’ultimo carattere, separati da un trattino. Inoltre, sono predefinite con un nome alcune classi di caratteri. I loro nomi spiegano già tutto (N.d.T: se si è madrelingua inglese), e sono [:alnum:] (alfanumerici), [:alpha:] (alfabetici), [:cntrl:] (di controllo), [:digit:] (cifre), [:graph:] (grafici), [:lower:] (minuscoli), [:print:] (di stampa), [:punct:] (punteggiatura), [:space:] (spazio), [:upper:] (maiuscoli), e [:xdigit:] (cifre esadecimali). Per esempio, [[:alnum:]] significa [0-9A-Za-z], ad eccezione che quest’ultima dipende dalla codifica ASCII dei caratteri, mentre la prima è portabile (si noti che le parentesi quadre nei nomi delle classi sono parte del nome simbolico, e devono essere incluse in aggiunta alle parentesi che delimitano un elenco). La maggior parte dei metacaratteri perdono il loro significato speciale all’interno di un elenco. Per includere il carattere ] lo si posizioni per primo nella lista. Similmente, per includere un ^ lo si posizioni ovunque tranne che per primo, mentre per includere un lo si metta per ultimo.

Il carattere . corrisponde ad un qualsiasi singolo carattere. Il simbolo \w è un sinonimo per [[:alnum:]] e \W è un sinonimo per [^[:alnum]].

Il caret ^ e il segno di dollaro $ sono metacaratteri che corrispondono rispettivamente alla stringa vuota all’inizio e alla fine di una riga. Il simboli \< e \> corrispondono rispettivamente alla stringa vuota all’inizio e alla fine di una parola. Il simbolo \b corrisponde alla stringa vuota presente ai "bordi" di una parola, e \B corrisponde alla stringa vuota assicurandosi che non sia ai "bordi" di una parola.

Una espressione regolare che corrisponde a un carattere singolo può essere seguita da uno dei diversi operatori di ripetizione:

?

Ciò che precede è opzionale e la corrispondenza può esserci al più una volta.

*

La corrispondenza a ciò che precede può esserci zero o più volte.

+

La corrispondenza a ciò che precede può esserci una o più volte.

{n}

La corrispondenza a ciò che precede deve esserci esattamente n volte

{n,}

La corrispondenza a ciò che precede deve esserci n o più volte.

{,m}

La corrispondenza a ciò che precede deve esserci al più m volte.

{n,m}

La corrispondenza a ciò che precede deve esserci almeno n volte, ma non più di m volte.

Due espressioni regolari possono essere concatenate; l’espressione regolare risultante corrisponde a qualsiasi stringa formata concatenando due sotto stringhe che corrispondono rispettivamente alle due sottoespressioni che sono state concatenate.

Due espressioni regolari possono essere riunite ("join") con l’operatore di "infissione" |; l’espressione regolare risultante corrisponde a qualsiasi stringa che corrisponde ad una delle sottoespressioni.

La ripetizione ha precedenza sulla concatenazione, che a sua volta ha precedenza sull’alternanza. Un’intera sottoespressione può essere racchiusa tra parentesi per modificare queste regole di precedenza.

Il riferimento all’indietro ("backreference") \n, dove n è una cifra singola, corrisponde alla sottostringa che in precedenza ha corrisposto alla n-esima sottoespressione parentesizzata dell’espressione regolare.

Nelle espressioni regolari base i metacaratteri ?, +, {, |, (, e ) perdono il loro significato speciale; si usino invece le versioni con backslash \?, \+, \{, \|, \(, e \).

In egrep il metacarattere { perde il suo significato speciale; si usi invece \{.

DIAGNOSTICA

Normalmente, lo stato d’uscita è 0 se sono state trovate delle corrispondenze, e 1 se non ne sono state trovate (l’opzione −v inverte il senso degli stati d’uscita). Lo stato d’uscita è 2 se c’era un errore di sintassi nel modello, se i file d’ingresso erano inaccessibili, o in caso di altri errori di sistema.

BACHI

Inviare i rapporti sui bachi ("bug report") a bug-gnu-utils [AT] prep.edu. Assicurarsi di includere la parola «grep» da qualche parte nel campo «Subject:».

Numeri di ripetizioni elevati nel costrutto {m,n} possono far sì che grep usi un sacco di memoria. Inoltre, alcune altre oscure espressioni regolari necessitano di tempo e spazio esponenziali, e possono far sì che grep vada in out of memory.

I riferimenti all’indietro sono molto lenti, e possono richiedere tempo esponenziale.